“Come lievito nel mondo” i laici domenicani

Cenni storici: I “Laici Domenicani” erano già presenti ai tempi di San Domenico (1170/1221). Gravitavano attorno ai conventi offrendo aiuto e, diventati numerosi, chiedendo di condividerne la spiritualità senza abbracciare la consacrazione religiosa. Nel 1285 ebbero la prima Regola, manuale di intere generazioni, dal Maestro dell’Ordine Munio di Zamora. Regola approvata da Papa Innocenzo VII nel 1405. Siamo uomini e donne, giovani e anziani, operai e professionisti, professori e casalinghe, studenti e impiegati, artisti … sposati e non, inseriti nel mondo, tutti uniti da un comune obiettivo, la vocazione dell’Ordine di San Domenico: l’amore alla Verità. Verità da conoscere (preghiera e studio), vivere, là dove ci troviamo, nella fedeltà al Vangelo e annunciareanche con la parola (predicazione): Gesù è venuto e la Sua Verità rende realmente liberi. Facciamo parte, a pieno titolo, della Famiglia dell’Ordine domenicano tramite “promesse” secondo la Regola. Ci impegniamo a camminare sulle orme di San Domenico avendo come Lui:

• Passione per l’uomo, Lui chiedeva “Che ne sarà dei peccatori ?” noi, consapevoli della nostra fragilità, ci adoperiamo per manifestare una misericordia autentica (che chiediamo e riceviamo nella ns. promessa) nei confronti di ogni forma di umana inquietudine per difendere la libertà, promuovere la giustizia, la pace e la speranza.

• Preghiera, Lui era solito “Parlare con Dio odi Dio”, Lui amava il silenzio, lo studio e la meditazione, la contemplazione della Parola che poi donava con la concretezza del Suo esempio di vita e la predicazione.

• Vita comune “Siccome (Lui) amava tutti, da tutti era amato”, noi cerchiamo di farlo nelle nostre Fraternite, dove si prega, si studia, si ascolta, si condivide.

Giovanna

Alcune testimonianze Presso il Santuario di Fontanellato ha sede, dal 30 settembre 1862, una “Fraternita”, con la prima persona che ha fatto la sua “promessa”. Molte altre l’hanno seguita e oggi i laici si incontrano una domenica pomeriggio al mese ed è possibile, molto liberamente, partecipare a questi incontri. Se ti sentissi attratto dalla spiritualità e dalla vita fraterna puoi chiedere di farne parte. C’è un tempo di conoscenza reciproca e preparazione piuttosto lungo che culmina con la “promessa semplice” e, più tardi, con l’impegno della “promessa perpetua”. Per me l’incontro con l’ordine domenicano è stata una grazia, una risposta all’esigenza di essere preso per mano e condotto in quel cammino che conduce a Gesù, che da poco tempo avevo ripreso. La frequentazione del Santuario di Fontanellato mi ha permesso di conoscere la spiritualità dell’ordine domenicano, in particolare la devozione per la Madonna, per il Rosario e l’amore per la verità. Da qui è nato il desiderio di consolidare questa vicinanza e di entrare in un ordine ricco di 800 anni di storia che tanto ha dato alla Chiesa sia in termini di Santi che di opere spirituali >

che poteva aiutarmi nel mio cammino spirituale. Per me essere L.D. (Laico Domenicano) oggi significa essere incorporati nell’Ordine Domenicano che П garanzia di fedeltà alla Chiesa e al suo Magistero, condividere con i miei confratelli la mia esperienza di Laico Cristiano, inserito nel mondo e approfondire la fede con lo studio e la contemplazione. Oggi che viviamo una crisi della Religione, il diffondersi sempre più del relativismo etico e morale, credo che l’esistenza di un ordine religioso che mette al primo posto l’esistenza e la ricerca della Verità, sia quanto mai prezioso e mi rende onorato di farne parte. Il ritrovarsi con i confratelli della Fraternita significa condividere il mio essere cristiano e chiedermi come posso fare per testimoniare Cristo nella mia vita.

Ho scelto come modello il Beato Pier Giorgio Frassati, un giovane L.D. con tanti talenti e possibilità di successo nel mondo, che non ha avuto dubbi nel scegliere di percorrere la via della santità ed ha ottenuto la gioia e la vera pace donandosi completamente a Dio e al prossimo, con l’entusiasmo proprio dei giovani. Tra i laici domenicani annoverati nell’ordine, ci sono santi grandissimi come Santa Caterina da Siena e Bartolo Longo solo per citarne alcuni e tra le persone del nostro tempo ci sono La Pira e Aldo Moro, e per non andare troppo lontano Ida Mari di Ponte Taro morta nel 1981, in concetto di santità. Persone eminenti il cui operato П difficile da imitare, ma che tutte hanno avuto nell’ordine domenicano un valido aiuto nel loro cammino spirituale. Il cammino di santità П lungo e faticoso, ma, per usare un gergo ciclistico, è come il condividere la salita con i confratelli e avere un’ammiraglia guidata da S. Domenico e Santa Caterina da Siena, è garanzia di far parte di una buona squadra (patrocinata da Maria) e di avere buone prerogative di riuscita.

Giulio (PierGiorgio)